“ …..Un giorno, Chan San Feng, osservando il combattimento fra una gru ed un serpente, rimase affascinato dalla facilità con cui il serpente si sottraeva con movimenti sinuosi, lenti e continui, ai secchi colpi dell’uccello, per poi, subito dopo, contrattaccare con fulminea rapidità. Il monaco intuì che la morbidezza e la flessibilità, associata a movimenti circolari e sinuosi, avevano la meglio sui movimenti secchi e rettilinei della gru. Chang San Feng applicò questi principi alle arti marziali creando il Tai Chi Chuan…..”

21 gennaio 2014

Tui Sho e Ting Jin

Partiamo dal concetto che il Tui Sho non è un combattimento ma un esercizio per sviluppare la sensibilità, la capacità di sentire l'energia dell'avversario per meglio utilizzare la propria. Il praticante di Tui sho sente alternare nel suo corpo l'Yin e lo Yang armoniosamente, quando "accetta " la forza dell'avversario e quando usa la propria forza contro l'avversario in una ricerca di equilibrio reciproco.
Durante la pratica dell'esercizio le mani sono sempre a contatto con quelle dell'avversario per "sentire" l'intensità e la direzione della sua forza, e per favorire un immediato contrattacco. Questo tipo di sensibilità in cinese si chiama Ting Jin.

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